I MISTERI DEGLI ILLUMINATI

venerdì 21 gennaio 2011

La famiglia dello scudo rosso: i Rothschild

La famiglia dello scudo rosso: i Rothschild
Ho letto con molto interesse libri, fascicoli e siti internet su cosiddette teorie cospirative secondo le quali dietro alle vicende politiche ed economiche ci sarebbero potenti logge massoniche. Fin qui nulla di strano. Non si può negare infatti che la maggior parte di queste società segrete fin dalle loro origini erano composte da influenti personaggi della vita pubblica, politica e militare.
La cosa però che ha destato la mia curiosità è l’onnipresenza di un nome ben preciso. Un comun denominatore rappresentato dai Rothschild. Questa famiglia, perché di famiglia si tratta, appartiene secondo molti all’organizzazione elitaria chiamata gli Illuminati di Baviera [1] e governerebbe l’intero sistema bancario mondiale con tutto quello che ne consegue.
Se è vero che questo gruppo di burattinai muove le fila della finanza, dell’economia e della politica mondiale perché allora il nome non figura mai da nessuna parte? Avete mai letto su giornali o sentito alla televisione dei Rothschild e delle loro vicissitudini? Sarebbero dietro le quinte di tutti i più importanti affari e nessuno ne parla, non è un po’ strano?
Per la verità vedremo alla fine che qualcosa è trapelato dai media.
Chi ha ragione? Gli autori di svariati libri che puntano il dito contro un sistema occulto, in cui la famiglia Rothschild riveste un ruolo di primaria importanza, in grado di controllare l’intero sistema o invece chi al contrario afferma che tali ipotesi sono semplicemente frutto di menti malate in preda ad allucinazioni e manie di persecuzioni?
L’esperienza mi suggerisce che la verità sta sempre nel mezzo!
Quindi prima di avanzare qualsiasi ipotesi in merito andiamo a vedere chi sono e soprattutto cosa fanno oggi i Rothschild.
Per ripercorrere le origini torniamo indietro nel tempo di circa duecento anni spostandosi in Germania, precisamente a Francoforte. L’anno è il 1743.
L’Adamo non proprio biblico della nostra storia è Amschel Moses Bauer, un semplice orafo tedesco con la passione, che oggi possiamo chiamarla predisposizione, per prestiti e finanziamenti. Semplice orafo per modo di dire naturalmente, visto che è il capostipite che ha dato origine a un impero economico da mille e una notte.
Un impero nato sotto le ali protettive dell’aquila romana contornata da uno scudo rosso.
Tale infatti è il sigillo che Amschel aveva collocato sull’entrata della propria azienda.



Un logo che divenne presto la rappresentazione figurata dell’attività di Bauer. "La ditta dello Scudo Rosso" veniva infatti chiamata.
D’altronde abbiamo tantissimi esempi anche nostrani di queste associazioni: uno per tutti il Cavallino Rampante per indicare la Ferrari. Quello che non tutti sanno invece è che lo Scudo Rosso in lingua tedesca è Rothschild. Per essere più precisi: Scudo Rosso à Red Schield à Rothen Schild à Rothschild. Questo particolare è molto importante perché quando il figlio di Moses, Mayer Amschel ereditò da suo padre la società cambiò nome in Rothschild, e tale è rimasto immutato fino ai giorni nostri.
Mayer Rothschild da Gertrude Schnapper ebbe cinque figli: Amschel (1773-1855), Salomon (1774-1855), Nathan (1777-1836), Karl (1788-1855) e Jacob (1792-1868).
Non appena i ragazzi furono istruiti a dovere sull’attività economica e finanziaria partirono alla volta di altrettante capitali europee per aprire filiali ed espandere l’impero esclusivamente patriarcale. Le donne avevano un ruolo secondario nella gestione.
Il primogenito Amschel essendo il più anziano rimase a Francoforte per controllare la società base, Salomon invece andò a Vienna, Nathan a Londra, Karl a Napoli e Jakob a Parigi.
La famiglia cresce, e cresce anche la necessità di un nuovo emblema che li rappresenti al meglio. Cinque frecce che s’incrociano intersecandosi in un unico punto è il nuovo stemma. Le frecce rappresentano i cinque fratelli e il punto d’intersezione è lo scopo che unisce tutta la famiglia. Avrete già capito qual è questo scopo.



Senza nulla togliere all’operato dei fratelli, è d’obbligo “spezzare una freccia” -visto che siamo in tema- a favore di Nathan il quale si distinse immediatamente per fiuto e capacità imprenditoriali.
Ricordiamo che agli inizi dell’Ottocento l’Europa stava cambiando velocemente e questo poteva creare certamente molte occasioni per uomini intelligenti e soprattutto ricchi.
Nathan approfittò di questa situazione e aprì a Manchester una impresa tessile. Il rapido declino delle esportazioni tessili britanniche durante il blocco continentale costrinsero però Nathan a tornare a Londra per estendere le proprie attività in ambito finanziario. Le attività del figliol prodigo s’impennarono in potenza e prestigio grazie anche al matrimonio con Hannah Barent Cohen (1783-1850), la figlia di uno dei più ricchi mercanti ebrei londinesi[2].
I conti li sapeva fare molto bene!
Conti che dirottavano sempre più verso operazioni finanziarie speculative su titoli britannici ed esteri, cambi valute, metalli preziosi, ecc.
Qualche esempio? Il Duca di Wellington non avrebbe potuto pagare il suo esercito nella battaglia di Waterloo senza la mano, anzi il portafogli, dei Rothschild[3]. Dopo questa vittoria, la banca di Nathan vinse il contratto per i pagamenti dei tributi agli alleati europei[4].
Anche il governo francese dovette usufruire dei fondi privati per rimpinguare le casse nazionali svuotate dall’estenuante guerra franco-prussiana[5]. Salomon Rothschild a Vienna finanziava intanto il debito estero austriaco attraverso contratti di prestito al Principe Metternich[6].
I cinque fratelli pur lavorando a distanza portavano avanti la stessa tecnica, quella della riserva frazionale bancaria. Questo permise la loro autonomia e indipendenza in ogni paese in cui operavano.
Con queste enormi risorse economiche riuscirono a intervenire persino a favore della Banca d’Inghilterra, quando la crisi di liquidità del 1826 piegò le gambe al governo britannico. Grazie ad una immissione di un grosso quantitativo di oro fu scongiurato il peggio[7].
Ma la storia non finisce qui, perché nel settore pubblico si distinsero per i finanziamenti della rete ferroviaria in Francia, Italia, Austria, per il Canale di Suez, permisero l’acquisto dei terreni minerari in Spagna, Sud America, Sud Africa e Africa Occidentale.
L’oro era così importante e fondamentale per i Rothschild che dal 1919 fino ai nostri giorni la banca ha ospitato e presieduto per due volte al giorno il fixing mondiale del prezzo dell’oro[8]. Vi rendete conto: stabilivano anche il prezzo mondiale dell’oro!
Addirittura sembrerebbe, e il condizionale è d’obbligo, che una banca della famiglia abbia finanziato John D. Rockefeller per la sua monopolizzazione della raffinazione del petrolio che portò alla fondazione della Standard Oil.
Cosa dire delle ricostruzioni postbelliche? Nelle guerre si sa, non vi sono mai vincitori. Di per sé una guerra è sempre una sconfitta sia per chi la provoca ma soprattutto per chi la subisce. Dall’ottica di un banchiere però, una guerra è sempre una ghiotta opportunità di investimenti, di prestiti, di ricostruzioni. Infatti dopo la Prima Guerra Mondiale, precisamente nel 1922 i Rothschild misero a disposizione fondi per la ricostruzione in numerosi paesi come Francia, Germania, Cecoslovacchia, Ungheria. A questo punto ho dovuto scacciare con la forza dalla mia mente un dubbio tremendo. E’ possibile che banchieri senza scrupoli fomentino a proprio piacimento le guerre, magari finanziando entrambe le fazioni e innescando la miccia fornendo poi i soldi per la ricostruzione? In via molto ipotetica sì. Scatenare una guerra non è così difficile: si forniscono le armi a entrambe le parti e si trova una motivazione sufficiente: religione, petrolio, terrorismo, ecc.
No! La perfidia umana non può arrivare a tanto! Giusto?
A questo punto negare o far finta di non vedere che l’impero dei Rothschild fin dai primi anni del secolo XIX ha influenzato la politica, l’economia e la finanza del mondo intero è un’offesa alla comune intelligenza.
E oggi? Come sono messi, anzi, visto che interessa pure la nostra cara Italia come siamo messi? Forse la famiglia si è ritirata a vita privata e si sta godendo un meritato riposo? Sbagliato. Certamente la vita è rimasta sempre molto privata. Non riesco infatti ancora a spiegarmi come la stampa, sempre più ricca di pettegolezzi e gossip e meno di informazioni utili, non s’interessi della vita di questi personaggi affascinanti e al limite del misterosofico.
Riescono –i media- a scovare una star televisiva che si sta abbronzando nuda dentro la caldera di un vulcano in pieno inverno e nessuno fa un servizio sugli appartenenti alla famiglia più potente del pianeta. Non è un po’ strano? Lungi da me l’idea che gli editor non possano fare servizi su certi banchieri internazionali, rimane allora la spiegazione che forse a nessuno interesserebbe. Strano perché personalmente preferirei leggere qualcosa su i «veri controllori» piuttosto che leggere e/o vedere qualche personaggetto estivo che pur di apparire nei giornali venderebbe la propria anima al diavolo, in questo caso fotografi e giornalisti.
Tornando al discorso di prima, oggi la famiglia Rothschild non ha perso prestigio e potere, semmai con il passare degli anni lo ha consolidato ulteriormente. Incredibile ma vero.
Passano gli anni e i loro sistemi si adeguano. Oggi hanno sviluppato una divisione per il finanziamento d’impresa al servizio di fusioni e acquisizioni. Operazioni queste all’ordine del giorno. Basta aprire un qualsiasi giornale finanziario per leggere che la multinazionale ics si è unita, o è in procinto di farlo, con la transnazionale ipsilon. Fusioni il cui unico risultato è la creazione di megacorporazioni amministrate da pochissimi e composte da migliaia tra affiliate e holding. In fisica per innescare una fusione nucleare tra atomi serve molta energia qui le fusioni necessitano solo di soldi. Moltissimi soldi. Chi possiede tutti questi soldi se non i banchieri?
Vediamo adesso nel dettaglio dove i tentacoli economici dei Rothschild sono arrivati nel 3° Millennio. Per problemi di spazio cito solamente le società più conosciute e/o riguardanti il nostro paese, ma chiunque volesse approfondire consiglio di entrare nel sito ufficiale della famiglia e stamparsi l’elenco completo. Fate scorta di carta!
Tra le straniere spiccano: De Beers quella dei diamanti, la Enron fallita da poco, British Telecom, France Telecom, Deutch Telekom, Alcatel, Eircom, Mannesmann, AT&T, BBC, Petro China, Petro Bras, Canal +, Vivendi, Aventis, Unilever, Royal Canin, Pfaff, Deutch Post[9], e moltissime altre.
Torniamo adesso un momento in Italia poiché ce n’è per tutti i gusti: Tiscali, Seat Pagine Gialle, Eni, Rai, Banca di Roma, Banco di Napoli, BNL Banca Nazionale del Lavoro, Banca Intesa, Bipop-Carire, Banca Popolare di Lodi, Monte dei Paschi di Siena, Rolo Banca 1473, Finmeccanica[10]. Vi può bastare? Penso proprio di sì!
Mi avvio a concludere nella speranza che questa piccola e incompleta illustrazione possa almeno aver fatto nascere qualche dubbio e/o curiosità in più su questa incredibile e decisamente atipica famigliola. Non posso confermare ma neppure smentire le pesanti e inquietanti affermazioni che svariati autori pubblicano sui Rothschild. Tengo a sottolineare che la cosa più incredibile è come i media in generale evitano di trattare tali argomentazioni. Passi il discorso sulla cospirazione globalizzata alla George Orwell, ma qui i fatti parlano chiaro. Le trame e gli intrecci economici pure. Sono sotto gli occhi di tutti. Almeno di chi vuol vedere.
Non posso accontentarmi di leggere su La Stampa del 7 giugno 1996 che Lady Rothschild era l’ipotetica spia del KGB a Londra, o su Il Giorno del 29 agosto 2000 la cronaca della morte per overdose all’età di 23 anni di Raphael figlio di Nathaniel Rothschild.
Queste rientrano nel deleterio e purtroppo tanto seguito gossip.
Le cose serie e importanti sono altre.

Marcello Pamio


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Note:
[1] Gruppo elitario fondato, dal prof. di giurisprudenza dell'Università dei Gesuiti, Adam Weishaupt (Spartacus) in Baviera il 1° maggio 1776
[2] Università di Bologna, facoltà di Scienze Politiche: www.spbo.unibo.it
[3] Sito ufficiale della famiglia Rothschild: www.rothschild.com
[4] Università di Bologna, facoltà di Scienze Politiche: www.spbo.unibo.it
[5] Idem
[6] Idem
[7] Idem
[8] Sito ufficiale della famiglia Rothschild: www.rothschild.com
[9] Sito ufficiale della famiglia Rothschild: www.rothschild.com
[10] Idem


www.disinformazione.it

I Padroni del Mondo: I ROTHSCHILD

I Padroni del Mondo: I ROTHSCHILD
I http://lasciateminonsonopazzo.blogspot.com

Nell'ambito della ricerca delle verita' della storia, puo' risultare conveniente sapere chi, in realta', governa questo mondo. E' tempo di mettere da parte le favole che ci vengono raccontate tutti i giorni dai giornali, dalle televisioni e dai libri di scuola e di rivolgere la nostra attenzione a chi veramente prende le decisioni su come debba andare l'economia, la societa' e la politica.
Una cosa giusta appresa dai piu' semplici libri di scuola e' che, da quando esiste l'uomo, il nostro mondo e' sempre stata dominato da una ristretta cerchia di potenti (imperatori, dittatori, re, dogi, signorotti vari, etc.) che detenevano e/o controllavano le ricchezze di una certa area geografica. Questi erano in grado di manipolare gli eventi a proprio piacimento, di scatenare guerre, di imporre tasse e cosi' via mentre il restante 99% della popolazione doveva subire in silenzio ogni sopruso e andare a morire in guerra da qualche parte, possibilmente senza lamentarsi troppo. Questo lo sappiamo tutti. Quello che invece molti ignorano e' che la situazione, oggi, e' esattamente la stessa. Negli ultimi 250 anni si e' assistito ad una graduale ascesa delle repubbliche democratiche per dare al cittadino una parvenza di liberta' che invero e' molto limitata. Ci si accorse infatti che il vecchio trucco del re che, dichiarando guerra a chicchessia, ordinava al popolo di andarsi a immolare in nome del sovrano illuminato e di dio non funzionava piu'. Dopo secoli di ignoranza il popolo cominciava a pretendere qualcosa in piu' di un tozzo di pane raffermo. I sovrani della terra (i vari re e regine europei) decisero quindi di ritirarsi in buon ordine lasciando una parvenza di potere ai parlamenti "eletti dal popolo" ma continuando a manipolare lo stato e le istituzioni da dietro le quinte. Certo, qualcuno si mise di traverso (reali di Francia e di Russia, per esempio) e quando cio' accadde l'elite nobile e le massoneria fece in modo di organizzargli una bella rivoluzione sotto casa (altro che movimento del popolo!). Tenete conto che i reali d'Europa sono tutti imparentati tra di loro e hanno tutti lo stesso obiettivo; se qualcuno non ci sta ne paga le conseguenze. Chi crede che la regina Elisabetta II d'Inghilterra o la regina Beatrice d'Olanda siano solo simpatiche comparse istituzionali legate alla tradizione ma senza potere sbaglia di molto. I sovrani d'Europa sono ancora le persone piu' ricche del mondo e i ricchi, come si e' visto in passato, posseggono il vero potere; secondo il libro Soldi di Robert e Backes (ed. Nuovi Mondi Media, 2006) i reali di Lussemburgo sono in assoluto i piu' ricchi. In questo contesto, parliamo della meta' del XVIII secolo, si inseriscono alcune famiglie che, pur non essendo legate alla nobilta' europea, si affacciano nel panorama imprenditoriale e finanziario. Queste, tramite unioni di tipo segreto ad indirizzo massonico con le varie monarchie, entrano nell'elite che gestisce il vero potere politico ed economico delle nazioni. Una di queste famiglie e' quella dei Rothschild.


Gli inizi
Il capostipite della famiglia si chiamava Mayer Amschel Bauer, un piccolo bancario di Francoforte che assumera' in seguito il cognome Rothschild (in tedesco, scudo-rosso, emblema di famiglia). Dopo essersi messo in mostra per le sue capacita' gestionali alla banca Oppenheimer di Amburgo, intorno al 1770, Bauer entra al servizio di Guglielmo IX, langravio di Hesse-Cassel, uno dei principati piu' ricchi d'Europa. A seguito delle invasioni napoleoniche, Guglielmo diede mandato ai Rothschild di nascondere il suo immenso patrimonio dalle grinfie delle armate francesi. Nathan Rothschild, figlio di Mayer, ne approfitto' per fondare una banca in Inghilterra attraverso la quale riusci' a produrre introiti enormi. Infatti, Nathan era riuscito nell'intento di concordare un vantaggioso prestito al re inglese per finanziare la battaglia del duca di Wellington contro Napoleone; al contempo, l'altro figlio Jacob, dopo avere fondato un ramo della banca Rothschild a Parigi, riusci' a fare altrettanto con i francesi. Risultato: i Rothschild avevano finanziato entrambe le parti di una guerra ottenendo lauti guadagni. Una startegia che si ripetera' ancora fino ad oggi.


Nathan Rothschild e la battaglia di Waterloo.
L'episodio della battaglia di Waterloo mette in mostra tutta l'abilita' speculativa di questa famiglia. Il 18 giugno 1815 tutto e' pronto per lo scontro decisivo; oltre alle due fazioni anche Nathan Rotschild e' presente alla battaglia. Alla fine dello scontro, quando e' chiaro che gli inglesi hanno prevalso sui francesi, Nathan lascia il campo di battaglia e si precipita a Londra come un fulmine portando per primo la notizia che Napoleone aveva... vinto! Per rendere la cosa credibile, comincia a vendere azioni sul mercato borsistico a prezzo bassissimo provocando il crollo della borsa e spargendo dunque il panico presso industriali e finanzieri i quali, a loro volta, vendettero le loro azioni per un tozzo di pane. Intanto, alcuni agenti dei Rothschild provvedevano a comprare queste azioni, scese a prezzi bassissimi. Quando la notizia vera della vittoria degli inglesi giunse alla city, alcuni giorni dopo, ritorno' l'ottimismo sui mercati e il valore delle azioni si impenno' nuovamente facendo diventare i Rothschild la famiglia piu' potente d'Inghilterra. La manipolazione ad arte di una notizia si era rivelata particolarmente fruttuosa tanto che i Rothschild diventeranno in seguito i proprietari di parecchie agenzie di stampa, tra cui la Reuters e la Wolff.


Banche centrali
La N.M. Rothschild era dunque diventata in poco tempo una delle banche piu' ricche del mondo; il passo successivo era quello di esercitare il controllo sulle banche nazionali (banche centrali). Bisogna infatti sapere che le cosiddette banche nazionali (Banca d'Italia, Banca d'Inghilterra, etc.) non sono mai appartenute allo stato ma ad un gruppo di privati. Questi hanno la concessione (ottenuta tramite corruzione e manipolazione dei governanti) a stampare denaro per conto dello stato in cui si trovano. Per esempio, la Banca d'Inghilterra stampa le sterline per conto del Regno Unito, la Federal Reserve stampa i dollari per gli USA e cosi' via. La convenienza per le banche, in questo tipo di operazione, e' che i soldi che stampano li prestano (non vendono) allo stato al valore che hanno piu' gli interessi (per esempio, una banconota da 100 euro viene prestata allo stato che, dopo un anno, deve restituire piu' un interesse, diciamo del 5% = 105 euro). Ecco come si crea il debito pubblico; di fatto lo stato non sara' in grado di restituire tutto il debito e si limitera' a restituire solo gli interessi che, sommati a ulteriori prestiti, aumenteranno ogni anno a dismisura. La differenza fra il valore nominale (100 euro, ad esempio) e il valore effettivo di una banconota (il costo di inchiostro e carta) si chiama signoraggio. Quindi, piu' uno stato chiede soldi alle banche piu' si indebita e questo avviene ancora di piu' se lo stato viene travolto da spese eccezionali come guerre, calamita' naturali, etc. E' ovvio che per le banche una guerra e' l'affare speculativo per eccellenza ed ecco perche' i Rothschild oltre ad essere inseriti in tutte le banche del mondo hanno anche emissari e agenti o comunque associati vari insospettabili nei governi di tutto il mondo. Creare guerre per poi poterle finanziare e guadagnare sia sulla vendita delle armi che sulla successiva ricostruzione dei territori distrutti: ecco il piu' grande meccanismo di generazione di potere e ricchezza. Il tutto a spese del cittadino che si ritrova a pagare sempre piu' tasse, la maggiorparte delle quali va in tasca ai banchieri quale interesse sul debito pubblico. I governi sono quindi fantocci nelle mani di gruppi bancari come i Rothscild perche' sono proprio loro che producono (stampano) i soldi. Mayer Amschel Rotschild disse: "Datemi l'opportunita' di stampare il denaro di una nazione e posso fregarmene di chi fa le leggi".




Opposizioni

E' stato sempre cosi'? No, durante gli ultimi 200 anni si sono verificati sussulti di equita' e patriottismo, specialmente in USA, per cui lo stato cercava di togliere alle banche la concessione di stampare denaro per affidarla allo stato stesso. In effetti, uno stato che si stampa i soldi da solo non li deve restituire a nessuno; questa semplice operazione annullerebbe il debito pubblico. Una prospettiva non certo invitante per le banche. Nel 1791, dopo varie discussioni animate da Alexander Hamilton (emissario dei Rothschild e al contempo ministro del tesoro), viene affidata alla First Bank of USA (una banca controllata dai Rotschild) una commissione per stampare dollari per 20 anni. Nel 1811, dopo aver contratto una enorme quantita' di debiti proprio con questa banca, Thomas Jefferson e Andrew Jackson convincono il Congresso a non rinnovare la licenza alla First Bank. Nathan Rothschild non la prende bene e intima al Congresso di rinnovare la licenza per altri 20 anni se non vogliono ritrovarsi in mezzo a una guerra. Il Congresso rifiuta e dopo qualche mese Inghilterra e USA si ritrovano in un conflitto che durera' tre anni con piu' di 5000 morti. La guerra serve ad indebolire gli USA e a costringerli a chiedere prestiti ma l'unica banca che puo' farlo e' quella dei Rothschild che concede i prestiti a fronte del rinnovo della licenza di stampa. Nasce cosi' The Second Bank of USA con una licenza per 20 anni. Ma nel 1833 il Presidente USA Andrew Jackson revoca la licenza e ripone il controllo dell'emissione di denaro nelle mani dello stato. Per tutta risposta, i Rothschild decidono di esigere tutti i prestiti concessi alle imprese private e di ritirare denaro liquido dalla circolazione provocando una recessione e quindi una crisi finanziaria. Il 30 gennaio 1835 Richard Lawrence tenta di uccidere Jackson dopo un funerale, ma fallisce. Il coinvolgimento dei Rothschild nell'attentato non viene provato ma al processo Lawrence viene giudicato pazzo e quindi non condannabile! Nel 1841 il Presidente John Tyler continua nella politica di rinnovamento finanziario tenendo i Rothschild e qualsiasi idea di banca centrale fuori dalla porta. A questo punto i Rotschild si attivano, con l'aiuto della massoneria, per organizzare una guerra civile fra sudisti e nordisti. Allo scoppio della guerra il Presidente Lincoln e' costretto a ricorrere ad enormi prestiti per far fronte alle spese. Gli viene in aiuto la New York Bank (la piu' antica degli USA e di proprieta' dei Rothschild) che gli propone un prestito con interesse del 36%! Lincoln e' costretto ad accettare ma per evitare un tracollo finanziario decide di emettere i "greenbacks", dollari prodotti dallo stato senza interessi. Qualche mese dopo, Lincoln viene assassinato da John Wilkes Booth. Sara' stata una coincidenza ma dopo l'assassinio i greenbacks furono ritirati dalla circolazione. Nel 1881 il Presidente James Garfield ha solo il tempo di accusare l'elite dei banchieri come responsabili della crisi finanziaria e della recessione prima di essere assassinato appena 100 giorni dopo la sua elezione. Nel 1913, finalmente i Rotschild convincono il Presidente Woodrow Wilson ad emanare il decreto per la costituzione della Federal Reserve, la nuova banca centrale americana. I banchieri hanno finalmente la possibilita' di emettere dollari in quantita' da prestare allo stato e si mettono subito al lavoro per convincere Wilson a entrare in guerra; nel 1917, infatti, gli USA entrano nel primo conflitto mondiale. Da qui in poi, gli USA saranno sempre in guerra con qualcuno, alimentando il debito pubblico verso cifre astronomiche. Il 4 giugno 1963 il Presidente Kennedy emana l'Ordine Esecutivo n. 11100 che sancisce il ritorno immediato al governo del potere di emissione di denaro togliendolo alla Federal Reserve. Tutto tornera' alla normalita' il 22 novembre dello stesso anno, a Dallas. L'Ordine Esecutivo n.11100 e' ancora in vigore ma nessuno finora ha osato applicarlo.



Conclusione


Sopra abbiamo visto solo alcuni esempi dell'influenza che una famiglia potente come i Rothschild puo' esercitare sui governi "liberi ed eletti dal popolo". Nel mondo esistono solo cinque paesi le cui banche non sono ancora controllate dai Rothschild: Iran, Corea del Nord, Sudan, Cuba e Libia. Fino al 2003 erano sei; c'era anche l'Iraq.
Pubblicato da Giuseppe a 03:54 12 commenti
Etichette: economia, finanza, guerra, Rothschild
mercoledì 15 luglio 2009

http://ilcomplotto-del-mantecatore.blogspot.com/2010/10/i-padroni-del-mondo-i-rothschild.html

Controllo delle masse? Ecco come lavorano gli Illuminati

Controllo delle masse? Ecco come lavorano gli Illuminati
A cura di Lorenza Veronese per www.disinformazione.it - 21/12/2006

Spesso accade a coloro che cercano informazioni in rete, di incontrare articoli, resoconti o documentazioni sul cosiddetto “Nuovo Ordine Mondiale” o sugli “Illuminati”.
Capita così di frequente che ho deciso di approfondire tale argomento, cercando di rispondere ad alcune domande: ma chi solo gli “Illuminati”? Da dove provengono? Fino a che punto compenetrano la nostra realtà, la nostra storia? E a che scopo?


Sigillo degli Illuminati, stampato nei dollari statunitensi

Analizzando superficialmente i messaggi che ci provengono dalla realtà esterna, si può già intravedere l’accenno di una risposta a tali quesiti. E’ un dato di fatto per cominciare, che i mezzi di comunicazione più comuni (televisione, cinema, quotidiani, libri e riviste) diventino giorno dopo giorno più scadenti, uniformando e appiattendo le informazioni (soprattutto tivù e giornali), passando una realtà sempre più squallida e sovvertendo – in maniera non casuale, come vedremo in seguito - la scala di valori che ogni individuo equilibrato con un po’ di cultura, buon senso e rispetto per la vita, avrebbe come saldo punto di riferimento nella propria esistenza.

Per dirla in parole povere risulta difficile da accettare che un matrimonio tra vips possa diventare notizia di apertura di un serio TG che abbia la pretesa di informare la gente. E ancora mi è difficile accettare che tale TG si riduca a 20 minuti con pubblicità per poi lasciare spazio alla tanto attesa e sospirata ricetta di cucina a cui, pare, gli italiani non sappiano rinunciare.

Per non parlare dei reality che tanto hanno preso piede nel nostro paese ma che - a detta di Maurizio Costanzo - sono ancora più diffusi all’estero, o che dire dei programmi dove la gente si rinnova grazie alla chirurgia plastica, rendendola una pratica talmente normale che, come riportato poco tempo fa su tutti i quotidiani, persino le teenagers inglesi a Natale o per il compleanno chiedono ai loro genitori di rifarsi il seno. Oppure pensiamo ai pianti e alle disgrazie in TV dove si vedono solo comuni cittadini che mettono in piazza i loro problemi familiari, abituandoci sempre più all’idea che ci possa essere qualcuno (o qualche milione di telespettatori) che ci osservi e conosca anche i nostri fatti più intimi.

Solo per quanto detto, un normale osservatore constaterebbe che qualcosa non funziona nel sistema. Come non funziona il fatto che nonostante l’avanzare della tecnologia l’uomo si riduca a lavorare di più, a dedicare sempre meno tempo ai rapporti umani diventando quasi incapace di gestirli, diventando sempre più stressato, insofferente e, lasciatemelo dire, frustrato.

Qualcosa non quadra ma questo qualcosa non è limitato alla nostra realtà cittadina, né nazionale, si tratta di qualcosa che esula dalle nostre conoscenze perché sta dietro alle quinte, dietro a ciò che viviamo. Qualcuno la chiama dietrologia!
Lo stesso Manifesto piduista di Licio Gelli (il famoso Piano di Rinascita Democratica) è disgiunto dalle radici più ampie del malfunzionamento del sistema, anche se rende bene l’idea del controllo sui media che già egli aveva, a suo tempo, sottolineato come prioritario.


Adam Weisshaupt Logo dell'Impero dei Rothschild Lord Lionel Walter Rothschild

Infatti, per datare tale progetto, è necessario retrocedere ulteriormente nel tempo fino al lontano 1760 quando un’organizzazione fondata da Adam Weisshaupt, ebreo di nascita convertito al cattolicesimo e futuro sacerdote cattolico, chiamata successivamente “Illuminati di Baviera” aveva già nel suo DNA il controllo mentale e quello dei mezzi di comunicazione. In testa a tale organizzazione capeggiata da Weisshaupt, professore di legge canonica presso l’Università di Engelstock, c’era un rinnovato casato, una famiglia ben nota anche ai nostri giorni, ovvero quella dei Rothschild, i quali avrebbero, grazie al loro potere economico, finanziato qualunque iniziativa e qualunque guerra da quel momento oltre che indotto il nostro professore a recuperare e a modernizzare gli antichi protocolli del Sionismo (vedi la lettera che il Ministro degli Esteri britannico Lord Arthur James Balfours inviò il 2 novembre 1917 a Lord Lionel Walter Rothschild, capo della Federazione Sionista).

Tanto per cominciare gli Illuminati promossero e finanziarono la Rivoluzione Francese utilizzando svariati nomi e forme di aggregazione.
Seguendo la loro precisa e condivisa filosofia di azione, era necessario:

1) portare le nazioni all’eliminazione di ogni forma di governo e di religione già esistente

2) armare e sostenere entrambe le fazioni opposte in un conflitto con lo scopo di indebolire gradualmente suddette nazioni per facilitare il crollo di ogni struttura esistente e rendere i paesi più controllabili allo scopo di creare un unico governo mondiale (una parte della famiglia Rothschild finanziò Napoleone mentre l’altra sostenne la Gran Bretagna , la Germania ed altri stati durante le guerre napoleoniche).

Immediatamente dopo le guerre napoleoniche, gli Illuminati si resero conto che le nazioni erano così provate e impoverite dalle guerre che avrebbero accettato qualunque compromesso per migliorare la loro posizione, così i Rothschild ne approfittarono per organizzare il Congresso di Vienna tentando, con l’occasione, di creare una prima Lega delle Nazioni. Ma lo zar di Russia, resosi conto del progetto di controllo che risultava dalla proposta, rifiutò di farne parte. Il capostipite della famiglia Rothschild, Nathan Mayer, promise che un giorno uno dei suoi discendenti avrebbe vendicato tale ingiuria distruggendo lo zar, e così accade nella congiura del 1917 (la famosa rivoluzione d’ottobre che portò all’assassinio dei Romanov la notte tra il 16 e il 17 luglio 1918).

Subito dopo la Prima Guerra Mondiale, negli Stati Uniti, essi crearono un organo chiamato “Council on Foreign Relations” (Consiglio per le Relazioni Internazionali) conosciuto con la sigla CFR che è anche oggi costituito prevalentemente da membri e successori degli Illuminati i quali, per la maggior parte possiedono nomi stranieri, non americani, ma che per l’occasione venivano e vengono modificati con sonorità più consone alla lingua anglosassone (ad esempio uno degli ex Segretari al Ministero del Tesoro Statunitense, tale Douglas Dillon, si chiamava, in realtà, Laposky).

Un organo similare fu fondato contemporaneamente in Gran Bretagna, sotto il nome di “British Institute of International Affairs” l’attuale “Royal Institute of Interntional Affairs” in sigla, RIIA.
Il CFR e il RIIA ebbero a loro volta il compito di formare successive, svariate, organizzazioni di facciata da infiltrare in ogni aspetto della vita socio-politico-economica dei paesi. Ma a loro volta, le operazioni e le organizzazioni stesse venivano finanziate e controllate direttamente dall’ Unione Internazionale dei Banchieri, la quale dipendeva, ovviamente, dai Rothschild. Nacquero così enti e organizzazioni sussidiarie come “L’Associazione per la Politica Estera ” (FPA), il “Consiglio per gli Affari Mondiali” (WAC), il “Comitato Consultivo per il Commercio” (BAC), il noto “ADA” ovvero “L’Azione Democratica Americana” e il “13- 13” in Chicago, alle quali venivano assegnati obiettivi specifici.

Ma lo scopo primario del CFR era il totale controllo dei mezzi di comunicazione di massa. Il controllo della stampa venne affidato ai Rockefeller. Henry Luce venne finanziato per far nascere una numerosa serie di riviste nazionali, tra cui “Life”, “Time” e “Fortune” e molti altri. I Rockefeller sostennero anche i Fratelli Coles con il loro “Look Magazine” e con le loro altre catene di quotidiani nazionali. Eugene Myer, uno dei fondatori del CFR, acquistò il “Washington Post”, il “Newsweek”, il “Weekly Magazine” e molte altre pubblicazioni.

Il mondo del cinema hollywoodiano venne occupato dalla famiglia Lehmans, Kuhn, Loeb e altre, ultima ma non meno importante dalla Goldman Sachs (la più potente banca privata d’affari al mondo) e da varie unioni internazionali di banchieri, le stesse che controllano le radio e le TV di stato.
In merito agli altri aspetti della vita di una nazione a cui accennavo, gli Illuminati si occuparono di selezionare gli uomini più intelligenti in ogni campo, come quello delle arti, della letteratura, dell’educazione, della scienza, della finanza e dell’industria. Il piano di operazione già scritto e diffuso dallo stesso Weisshaupt tra gli adepti, era il seguente:

“E’ lecito l’uso del potere monetario e della corruzione sessuale per ottenere il controllo degli uomini che già hanno raggiunto le alte sfere di potere a vari livelli dei governi o in altri campi. Una volta che le persone influenti sono cadute nell’inganno, nelle bugie e nelle tentazioni create dagli Illuminati esse devono essere tenute strettamente legate alla Loggia attraverso lettere minatorie, minacce di rovina finanziaria, di diffamazione pubblica e di danno fisico, persino grazie alla paura della morte stessa dell’individuo e dei suoi famigliari.”

Inutile dire che la mossa successiva era infiltrarsi addirittura nelle università più rinomate per selezionare gli “eletti” fin dalla tenera età.
I giovani più dotati e di buona estrazione famigliare venivano scelti dagli Illuminati i quali si facevano carico delle spese legate alla loro istruzione e al loro sostentamento fino all’età matura per l’inserimento nella Cerchia. Essi venivano istruiti ed educati con lo scopo di diventare agenti in grado di proporsi ai vari governi delle nazioni come specialisti ed esperti consiglieri nei vari settori della politica e dell’economia. Il fine ultimo era ed è avere propri uomini all’interno di ogni realtà nazionale per perseguire il piano di un unico governo globale.
Lo stesso Principe Filippo, marito della Regina Elisabetta, venne educato a Gordonstown (come anche il Principe Carlo) grazie all’insistenza di Lord Luis Mounbatten, suo zio, un parente dei Rothschild, e divenne un Ammiraglio della Flotta Navale Britannica dopo la Seconda Guerra Mondiale.

Un altro dei punti cardine della filosofia degli Illuminati è la diffusione del razzismo e delle così chiamate ideologie, al fine di dividere (“dividi et impera”, dividi e controlla!) sempre più larghe masse di popoli in fazioni opposte, armarli e lasciarli combattere gli uni contro gli atri. Ma soprattutto far crollare le istituzioni politiche e religiose esistenti! A questo lavorò il Prof. Karl Ritter dell’Università di Francoforte e dopo la sua morte tale incarico fu portato avanti e completato dal filosofo tedesco Freidrich Wilhelm Nietzche che fondò il Nietzcheanesimo: corrente filosofica che aveva come perno portante la teoria del “superuomo” divenne anche successivo fondamento del Fascismo e del Nazismo che sfociarono nella Prima e Seconda Guerra Mondiale e nello sterminio, che ben consociamo da parte di Adolf Hitler (egli stesso finanziato da famiglie come Krupp, Warburgs e Rothschild).

E’ particolarmente interessante, come le teorie sviluppate e indotte in campo politico-economico poi vadano ad influenzare in maniera massiccia anche gli altri aspetti della realtà di un paese, in quanto è chiaro, per chi ha già un’infarinatura, che pure la nascita e lo sviluppo della “scienza” psichiatrica possedevano gli stessi fondamenti sopra menzionati. Tanto è vero la psichiatria stessa è stata un indispensabile strumento di selezione “genetica” (vedi Eugenetica), altresì detto razzismo.

Tutti i lati del poliedro sono uniti l’uno all’altro. Tutti si compenetrano.
La miglior arma di difesa in questa condizione sia dipanare il bandolo della matassa e capire ciò che sta alla base degli accadimenti. Per fare questo è necessario aprire la nostra mente, lasciando non solo le certezze da parte, ma mettendole seriamente in discussione, come pure tutto quello che ci è stato ‘insegnato’ (o inculcato?) a scuola.
Il passo successivo è l’interpretazione della realtà, leggendone i segnali e i messaggi.

Nel momento in cui non ci si accontenta più delle informazioni che il regime passa; nel momento in cui si mette in moto una propria ricerca personale e si analizzano gli accadimenti cercando di rispondere alla domanda ‘Cui Prodest’, e cioè, a chi giova? Vedrete che forse, determinate cose che prima non vedevamo, verranno alla luce.
Il problema a questo punto sono i bambini, perché non hanno quei filtri psicologici che noi adulti (non proprio tutti però) abbiamo.
E’ un dato di fatto che la fascia di età più sensibile ai condizionamenti mentali è quella dell’infanzia/adolescenza. Il target maggiore dei messaggi deformati di coloro che stanno “dietro alle quinte” sono ovviamente i bambini, i ragazzi. E ciò non è casuale!

La conferma è infatti l’aumento delle pseudopatologie mentali identificate, o meglio inventate, dagli “esperti” psichiatri (vedi l’aumento ingiustificato della Sindrome da Deficit di Attenzione e Iperattività, ADHD, ‘definita’ – per alzata di mano, come pure la totalità delle patologie scritte - nel Manuale Diagnostico e Statistico delle Malattie Mentali, DSM), con la conseguenza che in Italia, negli ultimi 5 anni, le prescrizioni di psicofarmaci (droghe psicotrope, eccitanti, ansiolitici, ecc.) sono aumentate del 280%, raddoppiando perfino gli Stati Uniti (circa il 150%): patria mondiale delle droghe minorili.

Un tristissimo primato che dovrebbe far riflettere e comprendere a tutti la gravità del fenomeno, perché ‘drogare’ un bambino nella fase delicatissima della propria crescita e/o sviluppo, significa ‘creare’ un adulto corrotto (dipendente magari da sostanze chimiche). Il caso del leader dei Nirvana, Kurt Cobain, è emblematico. Per la diagnosi di iperattività infantile, gli fu prescritto uno psicofarmaco che usò fin dalla tenera età di 7 anni. Una volta cresciuto, la dipendenza fu ‘alleviata’ e ‘sostituita’ da alcool e droghe pesanti che lo hanno portato a spararsi.
La psichiatria moderna è arrivata al punto da definire ‘malattia’ perfino la ‘difficoltà dell’apprendimento della matematica’!

Come difendersi? A mio avviso la comprensione, la presa di coscienza, l’informazione (parola composta: in-formazione, che significa dare forma alla coscienza!) e l’analisi sono armi indistruttibili che vanno oltre al condizionamento dei mass media, oltre all’azione delle istituzioni, oltre l’assopimento dei sensi operato attraverso numerosi mezzi, tra cui quelli sopra elencati.


www.disinformazione.it

giovedì 6 agosto 2009

GROVE: GLI ILLUMINATI SI INCONTRANO QUESTA SETTIMANA PER DEI RITUALI SATANICI

GROVE: GLI ILLUMINATI SI INCONTRANO QUESTA SETTIMANA PER DEI RITUALI SATANICI
Postato il Domenica, 26 luglio @ 17:10:00 CDT di davide

DI HENRY MAKOW
henrymakow.com

La setta satanica che ha colonizzato il genere umano si incontrerà questa settimana a Bohemian Grove, 130 chilometri a nord di San Francisco.

Più di 2.000 membri – l’élite politica, imprenditoriale, culturale e militare del mondo – si riuniranno per dei rituali satanici, tra cui forse anche dei sacrifici umani. Si incontrano qui dall’ultimo ventennio del diciannovesimo secolo. Secondo “Tree”, una giovane donna di Las Vegas che sostiene di avere dei contatti all’interno di questo club segreto, un rituale sacrificale di Maria Maddalena avverrà martedì 21 luglio mentre mercoledì 22 luglio si terrà il rituale sacrificale di Gesù Cristo. Un corpo umano, o effige, viene bruciato di fronte ad un grande gufo che simboleggia il Moloch, il dio pagano di Canaan. Il 15 luglio 2000 Alex Jones filmò una cerimonia simile chiamata “Cremazione della tristezza”. E’ possibile vederla qui.

Come se non bastasse il fatto che i nostri leader mondiali appartengono ad una setta satanica, la donna di Las Vegas afferma che gli Illuminati sono in realtà una specie rettiliana aliena che si impossessa del corpo umano e si nutre della nostra energia. Faccio fatica a crederlo, ma faccio anche fatica a credere che la leadership del mondo compia dei sacrifici a dei gufi. Quindi, ascolto e mi riservo ogni giudizio.

La donna dice: Questa specie rettiliana è chiamata “sangeriana”. E’ una “razza della quarta dimensione” e rappresenta il 3% della popolazione mondiale. Sostiene di averne incontrati “più di uno, e più di una volta.” Hanno tre cuori, mutano di forma, hanno il sangue freddo ma stanno sviluppando sentimenti umani divorando carne e sangue umano. “Il dieci per cento ora riesce ad avere il sangue dalla Croce Rossa.” Ad eccezione dei sacrifici, ogni loro rituale implica il sesso. La regina Elisabetta è uno dei rettiliani più importanti. “Sembra tutta fantascienza ed è incredibile,” sostiene la donna. “Ma tutto combacia.”

La donna di Las Vegas questa settimana ha intenzione di dimostrare fuori dai cancelli di Bohemian Grove indossando una tunica luminescente. E invita la gente ad unirsi a lei, dicendo che dobbiamo inviare ai Boemi il messaggio che sappiamo chi sono. Questa donna sostiene che gli umani devono aprire un dialogo con queste creature altrimenti entrambe le specie saranno condannate.

I SATANISTI E LE LORO PERVERSIONI

Ci sono prove sempre più evidenti del fatto che i membri del Grove siano dei satanisti piuttosto che dei rettiliani. Alex Jones, nel suo filmato, fa notare che il loro programma della “Cremazione della tristezza” mostra in realtà un corpo di un bambino che viene divorato dalle fiamme. Questo fotomontaggio su Youtube scattato dalla proprietà di un membro del Bohemian Grove lascia pochi dubbi sul fatto che avvengano delle preoccupanti pratiche sataniste. Una delle immagini mostra un cadavere, probabilmente un sacrificio umano.

Quanto alla perversione, iniziamo con gli aspetti di poco conto. Nel 1978, il club sostenne effettivamente in tribunale che non avrebbe dovuto assumere personale di sesso femminile perché i membri del Grove “urinano all’aperto senza servirsi dei più elementari servizi igienici e che la presenza delle donne avrebbe alterato il comportamento dei membri stessi.” ( Wikipedia

Una enclave per soli uomini. Nei nastri del Watergate si sentì Richard Nixon descriverla come “la cosa più maledettamente da froci che uno possa immaginare, che la gente di San Francisco vada là dentro. E’ tremendo! Non stringerei la mano a nessuno che venga da San Francisco.”

Nello scandalo Franklin del 1989 [1], Paul A. Bonacci sostenne di essere stato rapito e portato in aereo al Grove dal leader Repubblicano Lawrence King e quindi costretto ad avere rapporti sessuali con altri ragazzi.

Nel capitolo 18 di The Tranceformation of America, Cathy O’Brien scrive : “Sono stata programmata ed attrezzata per operare in tutte le stanze del Bohemian Grove con lo scopo di compromettere specifici obiettivi governativi a seconda delle loro perversioni. ‘Qualunque cosa, in ogni momento, in ogni posto con chiunque’ era la mia modalità operativa al Grove. Non pretendo di capire la vera funzione di questo campo giochi per depravati politici perché la mia percezione era limitata alla mia esperienza. La mia percezione è che Bohemian Grove serve a coloro che vogliono essere introdotti nel Nuovo Ordine attraverso il controllo mentale e consiste principalmente dei funzionari di più alto livello della mafia e del governo americano.

“Non uso il termine ‘alto livello’ a caso, perché venivano consumate delle abbondanti quantità di droga. Gli schiavi del progetto Monarch Mind-Control venivano regolarmente violentati per realizzare l’obiettivo principale del club: fornire una perversione. Stando a quel che si dice, Bohemian Grove doveva essere utilizzato per scopi ricreativi, per concedere a ricche personalità politiche un ambiente apparentemente sicuro per “spassarsela” senza alcun freno. Gli unici affari che si conducevano riguardavano la realizzazione del Nuovo Ordine Mondiale, attraverso la diffusione delle atrocità del controllo mentale, dando al luogo l’aria di “una società segreta massonica”. L’unica stanza in cui erano permesse le discussioni d’affari era il piccolo, scuro salotto chiamato affettuosamente e con ragione il “Clandestino”. “Il mio scopo al Grove era di natura sessuale, e quindi le mie percezioni erano limitate ad un punto di vista di schiava del sesso. Come efficace mezzo di controllo per garantire che non venisse notata la diffusione dei loro vizi perversi, gli schiavi come me erano soggetti a dei rituali traumatici. Sapevo che ogni respiro che facevo poteva essere l’ultimo, e la minaccia della morte si celava dietro ad ogni ombra. Gli schiavi avanti con l’età o con una preparazione non all’altezza venivano assassinati “a casaccio” come sacrificio nei campi alberati di Bohemian Grove, e sentivo che il mio turno sarebbe stato solamente una questione di tempo. I rituali venivano condotti presso un enorme gufo di cemento sulle rive del fiume Russian. Questi rituali sessuali di occultismo derivavano dalla convinzione scientifica che gli schiavi controllati mentalmente avessero bisogno di forti shock per garantire la compartimentazione della memoria, e non derivavano da nessuna motivazione spirituale.

“La mia personale minaccia di morte mi fu instillata quando assistetti alla morte sacrificale di una giovane vittima dai capelli scuri con cui mi era stato ordinato di avere un rapporto sessuale, come se la mia vita dipendesse da questo. Mi fu detto ‘... la prossima vittima di un sacrificio potresti essere tu. Proprio quando meno te lo aspetti, il corvo ti distruggerà. Preparati, e stai pronta’. Essere preparati equivaleva ad essere totalmente suggestionabili, cioè a rimanere in campana in attesa di un loro ordine.”

IMPLICAZIONI

Sonia Sotomayor [2] è un membro del “Belizean”, un club per sole donne che è l’equivalente femminile del Bohemian Grove. L’immagine che ne scaturisce è che l’élite mondiale venga scelta in virtù del fatto di essere sessualmente e moralmente compromessa in modo che possano obbedire ai dettami dei banchieri centrali della Cabala che stanno costruendo il Nuovo Ordine Mondiale.

Mi dispiace per le persone ingenue che credono che Osama bin Laden sia il responsabile dell’11 settembre, che i media dicano la verità e che viviamo in un paese libero. Noi viviamo in un mondo progettato e controllato dai banchieri centrali satanisti secondo il modello dei Protocolli dei Savi di Sion. Siamo tormentati da terrorismo, guerre, crisi finanziarie e virus esattamente come avevano promesso i Protocolli. L’obiettivo è quello di farci gettare la spugna e accettare il governo mondiale, un eufemismo per la tirannia delle banche. Che si tratti di cambiamento climatico, guerre, salvataggi bancari o “leggi sui crimini legati all’odio razziale”, ogni giorno c’è sempre meno distinzione tra la malvagità dei banchieri Illuminati e le azioni del nostro governo.

Bohemian Grove dimostra ancor di più che la nostra leadership naturale è stata sostituita da dei satanisti e dei pervertiti. Non possiamo prenderci sul serio come società finché permetteremo a questi impostori di controllarci. La “crisi del credito” rappresenta un’opportunità per rinnegare il “debito” che è stato creato dal nulla, nazionalizzare le banche centrali e riprendere il controllo del nostro credito. Dobbiamo garantire che tutte le campagne elettorali siano finanziate con denaro pubblico. I cartelli dei media e del cinema devono essere smantellati e redistribuiti. I banchieri centrali e i loro lacchè devono essere cacciati altrimenti la razza umana è condannata ad un’ulteriore umiliazione.

Henri Makow
Fonte: www.henrymakow.com
Link: http://www.henrymakow.com/bohemian_grove_illuminati_meet.html
19.07.2009

Traduzione di JJULES per www.comedonchisciotte.org

Note del traduttore

[1] Caso giudiziario emerso nel dicembre 1988 dopo che il New York Times pubblicò la notizia che l’FBI dello stato del Nebraska, dopo alcuni controlli di natura fiscale alla Franklin Credit Union, scoprì per caso che i dirigenti di questa banca cooperativa erano dediti a pedofilia e istigavano alla prostituzione minorile. Le accuse, in seguito, si estesero anche ad importanti politici americani delle amministrazioni Reagan e Bush [NdT]
[2] Sonia Maria Sotomayor è un magistrato degli Stati Uniti, nominata di recente da Barack Obama come giudice associato della Corte Suprema degli Stati Uniti per sostituire il giudice Souter. Se confermata dal Senato, sarà la prima persona di origine ispanica a far parte della Corte Suprema [NdT]


http://www.tradizione.biz:80/forum/viewtopic.php?t=14707

martedì 5 maggio 2009

MONS. MENNONNA CONTRO IL FILM ANGELI E DEMONI

Il vescovo più anziano del mondo
contro il film 'Angeli e Demoni'



Monsignor Mennonna, 103 anni, ha firmato un esposto per "denunciare il contenuto altamente denigratorio, diffamatorio e offensivo per i valori della Chiesa". La pellicola, diretta da Ron Howard, uscirà nelle sale italiane il 13 maggio

Potenza, 2 maggio 2009 - 'Angeli e Demoni', il nuovo film del regista Ron Howard con Tom Hanks, uscirà nelle sale italiane solo il 13 maggio ma le polemiche sono già scoppiate. Contro la pellicola si è già schierato il vescovo più anziano al mondo, monsignor Antonio Rosario Mennonna, che il 27 maggio compirà 103 anni.



Il vescovo emerito di Nardò-Gallipoli, secondo quanto rivaleno i suoi legali Giacinto Canzona e Anna Orecchioni, è tra i firmatari di un esposto contro il film tratto dall’omonimo libro dello scrittore Dan Brown, già autore del best seller 'Il Codice da Vinci'.



"L’esposto - hanno dichiarato gli avvocati - è un atto significativo per denunciare il contenuto altamente denigratorio, diffamatorio ed offensivo per i valori della Chiesa e per il prestigio della Santa Sede. Con questo gesto - hanno continuato - i firmatari intendono invitare tutti i vescovi della Chiesa cattolica cristiana a fare altrettanto nei rispettivi Paesi”.



L’esposto di monsignor Mennonna, presentato alle Procure della Repubblica di Roma e Potenza, è stato emesso “nei confronti di tutti gli eventuali responsabili che hanno concorso alla realizzazione, alla produzione, alla diffusione e alla distribuzione in Italia del film, che non ha alcuna limitazione per i minorenni”. L’anziano vescovo ha dichiarato tramite i suoi avvocati di essere “rimasto profondamente turbato dalla visione del film”.

http://quotidianonet.ilsole24ore.com/spettacoli/2009/05/02/171505-vescovo_anziano_mondo.shtml

ANGELI E DEMONI FILM DA WIKIPEDIA

ANGELI E DEMONI FILM DA WIKIPEDIA


Angeli e demoni (Angels & Demons) è un film thriller del 2009, diretto da Ron Howard e basato sull'omonimo romanzo best-seller di Dan Brown.
Howard è alla seconda collaborazione con Brown, nel 2006 ha infatti adattato il best-seller Il codice da Vinci.

Il film uscirà nelle sale cinematografiche di Italia e Stati Uniti il 13 maggio 2009.[1]





Robert Langdon (Tom Hanks) è un brillante professore di simbologia, viene chiamato dalla Svizzera, per l'analisi di un cadavere, su cui è stata marchiata col fuoco la scritta Illuminati. Il tutto sembra ricondurre alla setta realmente esistita, si scoprirà in seguito il coinvolgimento del Vaticano nell'omicidio dell'uomo. Una serie di omicidi (le cui vittime saranno dei cardinali) avrà luogo durante l'elezione del nuovo Papa, successore di quello morto, si svelerà inoltre un piano terroristico per l'uso dell'antimateria rubata al CERN, tempo dopo il primo presunto omicidio ad opera degli Illuminati.



Nel 2003 la Sony Pictures acquisì i diritti d'autore dei romanzi Angeli e demoni e Il codice da Vinci.

Il 20 maggio 2006 è partita la pre-produzione; il 23 è stato riconfermato Akiva Goldsman come sceneggiatore e Brian Grazer, John Calley come produttori.[2][3] È stato reso noto, che la Sony Pictures ha stipendiato Goldsman di 4.000.000 $ per la sua sceneggiatura.[4]

Il 25 maggio dello stesso anno, Sky News riportò la notizia del possibile ingaggio di Steven Spielberg come regista.[5] A rinforzare questa tesi, vi è stato l'annuncio di Ron Howard (Il Codice da Vinci) del suo impegno in Changeling.[6]

Ai primi di ottobre 2007, la Columbia Pictures ha annunciato il ritorno di Ron Howard alla regia, e prefissato come data d'inizio lavorazione il 18 febbraio 2008; ciò per evitare di coincidere la partenza del film con lo sciopero degli sceneggiatori di Hollywood previsto il maggio seguente.[7][8] A metà novembre è stato confermato il posticipo delle riprese alla seconda metà del 2008, con la data d'uscita spostata al 15 maggio 2009, ciò a causa dell'inizio dello sciopero.[9]

Prima dell'inizio lavorazione, lo sceneggiatore David Koepp è stato incaricato di rivedere lo script di Goldsman per renderlo più consone al cinema [10] e di trattarlo come fosse un sequel de Il Codice da Vinci (il romanzo Angeli e demoni è stato pubblicato in Italia solo dopo il successo riscosso dal primo romanzo, e si colloca temporalmente prima de Il Codice da Vinci) per mantenere una continuazione temporale tra i due film.[11]





Nel luglio 2007, Ron Howard ha incontrato il direttore e alcuni tecnici del CERN per richiedere informazioni circa le specifiche tecniche da adottare nel film, e renderlo quindi più reale possibile.[18]

Il 28 febbraio 2008, il magazine Variety ha recensito informazioni riguardanti Angeli e Demoni, annunciando che le riprese sarebbero cominciate il 5 giugno a Roma per filmare gli esterni nel giro di tre settimane così da concludersi il 30, notizia poi rivelatasi vera.[19]

Il 4 giugno, la troupe si è appostata a Roma iniziando ad allestire il set in Piazza del Popolo, dando informazione agli abitanti che il film da girare si intitolava "Obelisk", strategia che ha permesso alle unità di scena di proseguire il lavoro tranquillamente.[20]

Le riprese sono cominciate in Piazza del Popolo (Roma) il giovedì 5 giugno 2008 alle 12.00 circa.[21] La mattina seguente, è stato chiuso al traffico Corso Vittorio Emanuele II per girare una scena d'inseguimento ad alta velocità, coinvolti nelle sequenze Tom Hanks, Pierfrancesco Favino ed altri membri minori del cast.[22]

Dal 9 al 10 giugno le riprese si sono svolte al Pantheon,[23] e fino al 12 si sarebbero dovute girare a Lungotevere e Ponte Sant'Angelo,[24] ma a causa della visita del presidente George W. Bush in Vaticano sono state rinviate al 20 giugno.

Il 16 giugno 2008, la Diocesi di Roma ha negato al cast la possibilità di filmare all'interno delle chiese Santa Maria del Popolo e Santa Maria della Vittoria; il responsabile dell'Ufficio Stampa della Diocesi, Don Marco Fibbi ha spiegato così i motivi del rifiuto:

« Forniamo spesso le nostre chiese a produzioni che hanno finalità o compatibilità con il sentimento religioso, ma non quando il film agisce in una linea di fantasia che va a ledere il comune sentimento religioso, come è successo con "Il codice Da Vinci". Nel caso di "Angeli e demoni" non c'erano neanche i presupposti per chiederci permessi. E quando gli americani lo hanno fatto con il ministero dell'Interno, abbiamo dato il nostro parere preventivo.[25] »





Una vista di Santa Maria della Vittoria.
Il 17 giugno, sono stati girati gli interni nella chiesa di Sant'Agostino e nella biblioteca Angelica vicino Piazza Navona.[26]

Dopo le riprese in esterni a piazza del Popolo e al Pantheon, per ovviare alla mancanza di location originali, cioè all'interno dei luoghi di culto, il regista Ron Howard ha ricreato gli ambienti di San Pietro, sala delle udienze e giardini vaticani nella Reggia di Caserta, interamente requisita per tre giorni, dal 17 al 20 giugno.[27] Altre riprese si sono effettuate all'interno della Biblioteca Palatina di Parma, per ricreare la biblioteca vaticana.[28]

La sera del 21 giugno, sono state filmate alcune sequenze in Piazza San Bernardo, Santa Maria della Vittoria e Via Torino.[29] Dalla mattina di lunedì 23 giugno sino al giorno seguente, si sono ultimate le riprese in interni a Castel Sant'Angelo.[30]

Il mese seguente, la troupe si è spostata a Los Angeles (California, USA), dove il 10 è stata filmata una sequenza di 15 secondi all'Università della California con Tom Hanks in bicicletta lungo la pista per i corridori. [31]

La seconda unità di riprese si è mossa verso il CERN di Ginevra per scattare fotografie e formulare video all'acceleratore di particelle Large Hadron Collider, materiale audiovisivo che è stato poi montato durante la post-produzione.[18]

Molte ambientazioni sono state ricostruite nei Los Angeles Studios della Columbia Pictures; poiché al cast è stato vietato l'accesso ad altri luoghi di culto inerenti il film.[21] Proprio per questo motivo, il divieto esteso dallo stato del Vaticano contro la produzione, per la supposta blasfemia della trama, ha impossibilitato le riprese in via diretta su piazza San Pietro, cosicché la mozione è stata raggirata inviando tra i turisti individui al soldo della produzione che ha cosí ottenuto centinai di migliaia di foto e filmando il luogo con riprese aeree e usando il materiale girato per riprodurre parte della piazza su scala originale in un'area di sosta per camion sita in Los Angeles.[32]

Fiat Group Automobiles ha partecipato attivamente alla realizzazione del film, fornendo alla produzione diversi veicoli Fiat, Lancia ed Alfa Romeo. Il gruppo italiano ha inoltre utilizzato Angeli e demoni per lancio della nuova Lancia Delta, protagonista della pellicola.


Post-produzione [modifica]
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Al termine delle riprese, la società di effetti speciali e visivi Moving Picture Company è subentrata nel progetto partecipando alla fase di montaggio con i tecnici Daniel P. Hanley e Mike Hill.

Durante la lavorazione, un'unità di riprese di lavoro presso il CERN ha filmato materiale audiovisivo appositamente per un successivo montaggio che è avvenuto grazie all'uso del blue screen.[18]


Promozione [modifica]
Il primo teaser poster è stato pubblicato in rete ai primi di ottobre 2008. Nella locadina è raffigurata una statua angelica che volge lo sguardo su una piazza San Pietro desolata è coperta da nuvole scure.[33]

Il 27 ottobre, il quotidiano USA Today ha pubblicato quattro clip tratte dalla pellicola, dando così inizio alla promozione.[34]

Il primo trailer è stato messo in rete il 30 dello stesso mese, inizialmente disponibile in lingua inglese è stato successivamente editato in italiano; il teaser ufficiale è comunque previsto per essere mostrato al giorno d'uscita di Quantum Of Solace.[35]

In novembre, la Sony Pictures ha dato inizio al marketing virale lanciando un sito allegato alle vicende degli "Altari della scienza" e della scomparsa del cilindro di antimateria, che mostra il suddetto oggetto con un conto alla rovescia che è dato scadere il giorno della prima statunitense.[1][36]



Diversamente da quanto successo per i film Il codice da Vinci di Howard e La passione di Cristo di Mel Gibson[32], la Lega cattolica americana sotto la direzione di William A. Donohue, non ha annunciato attività dell'organizzazione contro la distribuzione del film, ma ha emesso un comunicato stampa:

(EN)
« My goal... is to give the public a big FYI: Enjoy the movie, but know that it is a fable. It is based on malicious myths, intentionally advanced by Brown-Howard. » (IT)
« Il mio obiettivo... è di informare il pubblico di un grande FYI: Godetevi il film, ma sappiate che si tratta di una favola. È basato su miti cattivi, intenzionalmente avanzati da Brown-Howard. »
(W. Donohue sul film.[37] )



Note [modifica]
^ Sito ufficiale. URL consultato il 19-04-2009.
^ Angeli e Demoni è già in lavorazione. Bad Taste, 23-05-2006. URL consultato il 29-06-2008.
^ Michael Fleming. Angeli e demoni sul grande schermo. Variety Magazine, 23-05-2006. URL consultato il 05-06-2008.
^ La sceneggiatura più pagata del cinema. Cine Blog, 25-11-2006. URL consultato il 05-06-2008.
^ Spielberg farà "Angeli e Demoni"?. Bad Taste, 25-06-2008. URL consultato il 29-06-2008.
^ Cambio di regia per Angeli e Demoni?. Bad Taste, 28-06-2006. URL consultato il 29-06-2008.
^ Angeli e Demoni: si parte a febbraio!. Bad Taste, 11-10-2007. URL consultato il 29-06-2008.
^ Michael Fleming. Howard muove per il futuro. Variety Magazine, 24-10-2007. URL consultato il 05-06-2008.
^ Angeli e Demoni rimandato al 2009. Bad Taste, 17-11-2007. URL consultato il 29-06-2008.
^ Tatiana Siegel. Koepp hopes to keep 'Town' rolling. Variety, 11-06-2008. URL consultato il 31-10-2008.
^ Inquietante foto di Angeli e Demoni. Bad Taste, 01-01-2009. URL consultato il 02-01-2009.
^ Scott Weinberg. Ritorno di 'Tom Hanks'. Rotten Tomatoes, 10-04-2007. URL consultato il 10-04-2007.
^ Novità su Angeli e Demoni. Bad Taste, 12-04-2007. URL consultato il 29-06-2008.
^ Angeli e Demoni esce il 19 dicembre 2008. Bad Taste, 25-10-2007. URL consultato il 29-06-2008.
^ Naomi Watts in Angeli e Demoni. Bad Taste, 21-11-2007. URL consultato il 29-06-2008.
^ Angeli e Demoni: Trovata Vittoria Vetra. Bad Taste, 24-04-2008. URL consultato il 29-06-2008.
^ Ewan McGregor in Angeli e Demoni. Bad Taste, 26-04-2008. URL consultato il 29-06-2008.
^ a b c ATLAS gets the Hollywood treatment. Atlas Service Enews, 02-06-2008. URL consultato il 08-09-2008.
^ Angeli e Demoni: Le riprese a Roma a giugno. Bad Taste, 28-02-2008. URL consultato il 29-06-2008.
^ Elisabetta Povoledo. Dan Brown Tourists: Next Stop, Rome?. The New York Times, 24-06-2008
^ a b Salvatore Taverna. Tom e Ron in Piazza del popolo. Il messaggero, 05-06-2008. URL consultato il 05-06-2008.
^ Angeli e Demoni: primi video dal set di Roma. Bad Taste, 06-06-2008. URL consultato il 29-06-2008.
^ Angeli e demoni al Pantheon. Bad Taste, 09-06-2008. URL consultato il 29-06-2008.
^ Angeli e Demoni si sposta. Bad Taste, 10-06-2008. URL consultato il 29-06-2008.
^ Angeli e Demoni, lo scandalo fotocopia. Il Tempo, 16-06-2008. URL consultato il 17-06-2008.
^ Angeli e Demoni: le foto dal set. Bad Taste, 17-06-2008. URL consultato il 29-06-2008.
^ Angeli e Demoni, un inferno cacio e pepe. La Stampa, 24-06-2008. URL consultato il 29-06-2008.
^ Chiese vietate al film da Don Brown Vaticano contro "Angeli e demoni". La Repubblica, 15-05-2008. URL consultato il 17-06-2008.
^ Riprese notturne per Angeli e Demoni. Bad Taste, 21-06-2008. URL consultato il 29-06-2008.
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^ Il teaser poster di Angeli e Demoni. Bad Taste, 03-10-2008. URL consultato il 05-10-2008.
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^ Tatiana Siegel. «Catholic controversy doesn't bug Sony». , Variety, 06-03-2009.
http://it.wikipedia.org/wiki/Angeli_e_demoni_(film)

FAQ su Angeli e Demoni e gli Illuminati


FAQ su Angeli e Demoni e gli Illuminati: ma gli Illuminati esistono davvero?
di Massimo Introvigne

Angeli e Demoni di Dan Brown è l’ultimo fra molti romanzi che affermano che gli Illuminati sono, o sono stati, una potentissima società segreta. Ma è solo un romanzo?

Non secondo lo stesso Dan Brown. Nel suo sito Web il romanziere americano sostiene che: “Società segrete come gli Illuminati ricorrono alle misure più estreme per rimanere nascoste. Benché molti rapporti di servizi segreti siano stati scritti su questa società, pochi sono stati pubblicati. Le teorie sul complotto degli Illuminati parlano di un’infiltrazione del Parlamento inglese e del Dipartimento del Tesoro americano, di un collegamento segreto con la massoneria, di un’affiliazione con sette sataniche clandestine, e perfino della rinascita del loro antico proposito di distruggere il Vaticano. Separare la realtà dalla finzione a proposito degli Illuminati può essere difficile a causa della massiccia quantità di disinformazione che è stata diffusa su questa società segreta. Alcuni pensano che questa pletora di disinformazione sia stata creata dagli Illuminati stessi per screditare in anticipo ogni informazione fattuale che possa essere venuta alla luce. Questa tattica per occultare i fatti – nota come ‘semina di notizie’ – è spesso usata dai servizi segreti americani”. Dan Brown sembra qui più credulone quanto all’esistenza ai giorni nostri e al potere degli Illuminati del suo stesso personaggio Robert Langdon.



Eppure l’esistenza degli Illuminati è un fatto storico, vero?

Sì. L’Ordine degli Illuminati è fondato il 1° maggio 1776 all’Università di Ingolstadt, allora parte del Regno di Baviera, in Germania, da un professore di diritto, Adam Weishaupt (1748-1830). Gli Illuminati costituivano un’interessante organizzazione, che da una parte offriva ai suoi membri rituali esoterici, dall’altra aveva uno scopo politico e mirava a rovesciare il regime monarchico, cattolico e piuttosto conservatore, del Regno di Baviera, sostituendolo con una repubblica ispirata alle idee dell’Illuminismo.



Ma l’Ordine degli Illuminati era una branca della massoneria?

All’origine Weishaupt è piuttosto critico nei confronti della massoneria, e si propone di fondare un ordine autonomo con rituali diversi. Tuttavia, i suoi primi rituali non riescono ad attirare un numero sufficiente di seguaci, e nel febbraio 1777 Weishaupt si fa iniziare come massone in una loggia di Monaco di Baviera chiamata Zur Behutsamkeit (“Alla Prudenza”). Nel 1780 un personaggio già piuttosto noto nella massoneria tedesca, il barone Adolf Franz Friedrich Ludwig von Knigge (1752-1796), aderisce agli Illuminati e nel periodo gennaio 1781 – gennaio 1782 ne rielabora i rituali in una forma più propriamente massonica. Ma, se è vero che questi rituali sono di tipo massonico e che molti dei membri degli Illuminati sono massoni, tecnicamente non si può affermare che l’Ordine degli Illuminati sia “una branca” della massoneria, trattandosi piuttosto di un ordine indipendente.



E gli Illuminati hanno avuto successo?

In un certo senso, sì. I nuovi rituali di Knigge attirano parecchi membri, e gli Illuminati nel corso della loro storia iniziano circa 2.500 persone in Baviera e in numerosi altri Stati europei, un numero non piccolo per gli ordini iniziatici in generale. In un altro senso, però, gli Illuminati falliscono: non riescono a realizzare il loro progetto politico. Tra il 1784 e il 1787 la polizia bavarese si impadronisce di parecchi documenti compromettenti che provano come quello degli Illuminati sia in effetti un complotto che mira a rovesciare il governo. Alcuni membri sono arrestati, ma non sono trattati troppo severamente: se la cavano con qualche mese di prigione o con forti multe. Weishaupt fugge dalla Baviera e conduce un’esistenza piuttosto pacifica in altri Stati della Germania fino alla morte nel 1830. Gli Illuminati sopravvivono per qualche anno fuori della Baviera grazie a uno dei loro dirigenti, Johann Joachim Christoph Bode (1730-1793), ma nel 1790 cessano ogni attività.



Nei piani degli Illuminati c’è veramente qualche cosa di sinistro?

Sì. I loro scopi politici non sono perseguiti solo con mezzi legali. Nell’ottobre 1786 la polizia perquisisce la residenza di un importante membro degli Illuminati, il diplomatico Franz Xavier von Zwack (1755-1843), e sequestra documenti che mostrano come l’Ordine progetti di usare il veleno contro i suoi nemici, ancorché non ci siano prove che questi piani siano mai stati messi in esecuzione.



Ma gli Illuminati non dichiarano che il loro Ordine è ben più antico del 1776?

Certo. All’inizio, Weishaupt spiega che gli Illuminati sono stati fondati dall’ultimo re di Persia che ha professato la religione zoroastriana, Yadzegerd III (†651 d.C.), che egli confonde peraltro con Yadzegerd II (†457 d.C., re di Persia dal 438 al 457), e a partire di qui costruisce una complessa genealogia in cui coinvolge molti noti personaggi storici. Quando Knigge aderisce all’Ordine, chiede a Weishaupt le prove di questa genealogia. Weishaupt gli risponde con una lettera del gennaio 1781 in cui afferma che la genealogia è una “innocente mistificazione”, necessaria perché ben pochi sarebbero interessati a un ordine che si presentasse come appena fondato (cfr. René Le Forestier, Les Illuminés de Bavière et la franc-maçonnerie allemande, Hachette, Parigi 1914, p. 227 – questo volume, che deriva dalla tesi di laurea di un illustre storico francese, costituisce ancora oggi la fonte primaria per quanto riguarda gli Illuminati). Invece di offendersi, Knigge è d’accordo sul fatto che una genealogia mitica sia necessaria, e ne costruisce una nuova di zecca dove dichiara che gli Illuminati sono stati fondati da Noè e “risvegliati” (il termine è di origine massonica) dopo un periodo di declino da san Giovanni Evangelista.



E i templari? Non c’entrano anche loro con gli Illuminati?

Sì, ma solo secondo la genealogia di Knigge. In realtà tutta la massoneria tedesca dell’epoca rivendica i templari come antenati. La spiegazione sta nel fatto che, quando la massoneria penetra nell’Europa continentale dalla Gran Bretagna, molti nobili europei cui è proposta l’adesione sono riluttanti a entrare in un’organizzazione le cui reali origini si situano nelle corporazioni dei “liberi muratori” che comprendevano, accanto agli architetti, anche i semplici operai edili. Nel 1736 il cavaliere André Michel de Ramsay (1686-1743) assicura in un famoso discorso ai nobili francesi che spera di reclutare nella massoneria che in realtà le corporazioni di liberi muratori britanniche hanno dato ricetto a “cavalieri perseguitati”, creando così un’origine del tutto mitica – ma più accettabile – per le logge massoniche. In Germania, dove già da anni corrono speculazioni su una pretesa continuazione segreta dell’Ordine dei Templari dopo la soppressione del 1307, i “cavalieri perseguitati” di Ramsay sono rapidamente identificati, appunto, con i templari. È vero che dopo il 1307 i templari hanno continuato a esistere per qualche tempo in alcuni paesi europei, ma l’idea di una loro prosecuzione dopo il XV secolo è considerata dagli specialisti accademici della loro storia “completamente demenziale” e legata a leggende “uniformemente sciocche” (così si esprime la storica francese Régine Pernoud [1909-1998] nel suo I Templari, trad. it., Effedieffe, Milano 1993, p. 11). In verità tutte le organizzazioni esoteriche fondate dal XVIII secolo a oggi si dotano di genealogie mitiche che risalgono ai templari, a Noè, a san Giovanni o a Salomone e passano per personaggi famosi della storia, della letteratura e dell’arte. In genere i loro membri meno sprovveduti sono consapevoli del carattere meramente simbolico e mitico di queste genealogie. Certamente sia Weishaupt sia Knigge sanno bene che le genealogie che propongono ai membri degli Illuminati sono “simboliche” o, per esprimersi più semplicemente, inventate da loro. Non esistono Illuminati prima del 1776.



Ma allora non sono stati gli Illuminati a progettare e guidare la Rivoluzione francese?

Non è proprio così. Autori ostili alla Rivoluzione, come il protestante John Robison (1739-1805) e il cattolico padre Augustin Barruel (1741-1820), sostengono dopo il 1789 che la Rivoluzione è frutto di un complotto massonico nel corso del quale la massoneria francese è stata diretta dagli Illuminati. In questa sede non è necessario sciogliere i complessi nodi storici relativi ai rapporti fra massoneria, Illuminismo e Rivoluzione francese. Possiamo però affermare con sicurezza che gli Illuminati, che nel 1789 stavano per cessare la loro esistenza, non hanno guidato la Rivoluzione francese, e non hanno neppure dato un contributo importante alla sua progettazione. I legami fra l’Ordine bavarese e la massoneria francese esistono, ma sono piuttosto tenui. La maggioranza dei massoni francesi (peraltro nel XVIII secolo assai divisi fra loro) non ama gli Illuminati, né sarebbe comunque disposta a farsi “dirigere” da un ordine tedesco. Per una serie di ragioni politiche, gli scritti di Robison hanno tuttavia particolare successo negli Stati Uniti, dove il presidente Thomas Jefferson (1743-1826) è ripetutamente accusato dai suoi avversari di essere un membro degli Illuminati.



Tuttavia, non è forse vero che il retro del sigillo ufficiale degli Stati Uniti – quello che compare tuttora sulle banconote da un dollaro e raffigura una piramide tronca sormontata da un occhio in un triangolo – è un simbolo degli Illuminati?

No, non è vero, nonostante si continui a ripeterlo quasi ovunque. Il simbolo con la piramide tronca e l’occhio nel triangolo non si ritrova affatto presso gli Illuminati. In realtà non è neppure un simbolo massonico, anche se nella massoneria del XVIII e XIX secolo, che è affascinata da tutto quanto riguarda l’Egitto, si trovano talora simboli simili. La specifica piramide usata nel simbolo americano è tratta dalla Pyramidographia, un volume pubblicato nel 1646 a Londra da John Greaves (1602-1652) dopo un viaggio in Egitto. L’occhio nel triangolo è presentato dal segretario del Congresso americano, Charles Thomson (1729-1824) – che tra l’altro non è mai stato massone –, nel suo discorso nel 1792 che precede il voto con cui il Congresso adotta ufficialmente il Sigillo, come un simbolo cristiano, l’“occhio della Provvidenza” trinitaria che presiede ai destini degli Stati Uniti. Come tale, il simbolo si ritrova nell’iconografia cristiana non solo a prescindere ma anche ben prima del suo uso in alcune fonti massoniche.



Eppure molti hanno accettato la teoria secondo cui gli Illuminati guidano il mondo, o almeno gli Stati Uniti…

In realtà l’hanno accettata in pochi prima del 1975. Dalla metà del secolo XIX al la teoria del “grande complotto degli Illuminati” si ritrova solo presso una minoranza di autori “complottisti” non particolarmente noti al grande pubblico. Nel 1975 è pubblicata la trilogia Illuminatus di cui sono autori Robert Joseph Shea (1933-1994) e Robert Anton Wilson (nato nel 1932). I tre romanzi sono scritti in tono satirico, e Shea e Wilson fanno parte del gruppo neo-pagano (difficile da capire se non lo si inquadra nella controcultura hippie da cui nasce) dei Discordiani, che venerano Eris, dea della Discordia e del Caos, giocando “scherzi cosmici” al mondo intero. Si tratta in realtà di romanzi libertari, dove Weishaupt non muore in Germania ma emigra nelle colonie britanniche del Nuovo Mondo, dove prende il nome di George Washington e diventa il primo presidente degli Stati Uniti. Quando questi si rivelano uno Stato reazionario e repressivo guidato dagli Illuminati, i Discordiani organizzano la resistenza in nome del Disordine, del Caos e della Grande Dea Eris. Solo dopo la trilogia di Shea e Wilson gli Illuminati cominciano ad apparire pressoché dovunque, dal Pendolo di Foucault di Umberto Eco (1988) al film Lara Croft: Tomb Raider (2001), e in innumerevoli altre pellicole, romanzi, fumetti, giochi di ruolo. Purtroppo non tutti si rendono conto della natura della trilogia Illuminatus, anzi alcuni sostengono esplicitamente che Shea e Wilson fingendo di scherzare hanno fornito informazioni assolutamente accurate. Queste teorie hanno un certo successo in ambienti fondamentalisti protestanti americani. Sono esposte in particolare da Milton William Cooper (1943-2001), che muore il 5 novembre 2001 in uno scontro a fuoco con agenti di polizia. Cooper si rifiutava di pagare le tasse al governo degli Stati Uniti, sostenendo che era controllato dagli Illuminati.



E la Skull and Bones (“Teschio e Ossa”), la famosa società segreta che riunisce studenti ed ex-alunni dell’Università di Yale? Si sente spesso dire che è una branca degli Illuminati…

In realtà le due organizzazioni non hanno niente a che fare. La società Skull and Bones è fondata nel 1832 da William Huntington Russell (1809-1885), quando come abbiamo visto gli Illuminati non esistono più da oltre quarant’anni. Alcune vaghe somiglianze derivano dal fatto che sia gli Illuminati di Weishaupt sia la Skull and Bones di Russell hanno tratto elementi dalle società “segrete” studentesche che esistevano nelle università tedesche fin dal XVIII secolo. Tra parentesi, molte leggende che circolano sulla società Skull and Bones sono prive di fondamento. È vero che ne fanno parte persone ricche e potenti, ma è anche vero che le persone ricche e potenti non sono precisamente rare tra gli ex-alunni di un’università come Yale. La Skull and Bones è la species di Yale di un genus, la società “segreta” studentesca, ancora molto diffuso negli Stati Uniti ma scomparso in Europa da così tanto tempo che ci riesce difficile capirlo. Tra l’altro, nel 1986 è stato definitivamente accertato che il famoso teschio che entra nel nome della Skull and Bones non è quello del leggendario capo indiano Geronimo (1829-1909). Gli Apache, cui la società era disponibile a restituire il teschio, lo hanno fatto esaminare, hanno concluso che non ha niente a che fare con Geronimo, e hanno rifiutato di prenderlo in consegna.



Tuttavia un Ordine degli Illuminati ricompare nel XX secolo, non è vero?

Sì. Nel quadro del cosiddetto “risveglio dell’occultismo” tedesco che inizia nell’ultimo decennio del XIX secolo, Leopold Engel (1858-1931) “risveglia” l’Ordine degli Illuminati il 12 marzo 1901. Engel e il co-fondatore Theodor Reuss (1855-1923) – che più tardi diventerà famoso per le sue attività nel campo della magia sessuale e la sua collaborazione (non sempre pacifica) con il famoso magista inglese Aleister Crowley (1875-1947) – avevano cominciato a parlare di un “risveglio” dell’Ordine dal 1896. Più tardi cercheranno di retrodatare questo “risveglio” al 1880, una data certamente falsa. Come sempre avviene in questi casi, Engel e Reuss assicurano ai membri del neonato ordine sia che le sue origini sono molto antiche, sia che si tratta di una legittima ripresa degli Illuminati di Baviera, la cui successione si sarebbe trasmessa di padre in figlio all’interno della famiglia di Reuss. Si afferma che gli Illuminati trovano le loro origini in India e poi in Egitto, hanno ispirato il Rinascimento e la successiva fioritura delle arti e delle scienze in Italia (da cui i riferimenti a Gian Lorenzo Bernini [1598-1680] e Galileo Galilei [1564-1642], ben noti ai lettori di Angeli e Demoni), e hanno avuto tra i loro membri un numero impressionante di personaggi storici famosi, dal mitico Ulisse e da Aristotele (384-322 a.C.) fino allo stesso Thomas Jefferson. Ma anche stavolta Engel finisce per ammettere – per iscritto – che tutta questa genealogia ha un carattere mitico e simbolico e non va presa alla lettera. Engel più tardi dichiarerà pure che l’idea di una successione dagli Illuminati di Baviera trasmessa all’interno della famiglia di Reuss è semplicemente scaturita dalla fervida fantasia di quest’ultimo.



Ma chi era in realtà Leopold Engel?

Un personaggio piuttosto interessante. Lo si può definire un membro della cerchia più interna del gruppo di seguaci (organizzato come network più che come vero movimento religioso) del visionario e mistico austriaco Jakob Lorber (1800-1864). Engel “riceve” grazie alle sue doti medianiche l’undicesimo volume che completa l’incompiuto Grande Vangelo di Giovanni di Lorber. Ancora oggi molti lorberiani (non tutti) accettano questo volume come parte integrante del corpus di Lorber. Engel è anche un prolifico autore di romanzi di fantascienza e di racconti per fascicoli popolari, un genere un tempo disprezzato ma oggi riscoperto dai critici. In effetti, sembra che Engel viva una doppia vita come seguace di Lorber e come fondatore degli Illuminati, mantenendo separate le sue due attività, anche se nel materiale che predispone per il suo Ordine degli Illuminati non è difficile notare un’influenza lorberiana.



E gli Illuminati di Engel esistono ancora?

Sì, benché ridotti a poca cosa Perseguitati nella Germania nazista, gli Illuminati sopravvivono in Svizzera grazie all’attività di Felix Lazerus Pinkus (1881-1947), un ricco economista di idee socialiste. Pinkus sostiene, non solo economicamente, Hermann Joseph Metzger (1919-1990), un ex-panettiere e ipnotista da teatro, che mantiene in vita l’Ordine degli Illuminati fino alla sua morte nel 1990 e ne stabilisce un centro a Stein, nel Cantone svizzero dell’Appenzello Esterno. Un piccolo numero di suoi discepoli vive o almeno si riunisce periodicamente ancora oggi a Stein, e si tratta degli unici eredi legittimi dell’Ordine degli Illuminati di Engel. Beninteso, oggi chiunque può aderire a un ampio numero di “Ordini degli Illuminati”, alcuni addirittura via Internet (purché sia fornito di carta di credito), ma si tratta di ordini che esistono solo sulla carta e in ogni caso non hanno neppure quella “legittimità” che deriva da una successione che origina da Engel.



Dan Brown ha ragione quando definisce gli Illuminati come i protagonisti di un complotto per “distruggere il Vaticano” in nome della ragione e della scienza?

Come si è visto, i nomi di scienziati famosi citati come membri degli Illuminati fanno parte di genealogie mitiche che non hanno nessuna base storica. Gli Illuminati di Baviera reclutavano principalmente fra avvocati, funzionari governativi, e anche membri del clero di idee illuministe, e avevano fra i loro membri pochissimi “scienziati” di professione, se pure ne avevano qualcuno. Alle loro nuove reclute insegnavano una blanda versione dell’Illuminismo, vicina alla filosofia di Immanuel Kant (1724-1804). Weishaupt assicurava loro di essere contro la sempre insidiosa influenza dei Gesuiti (benché questi fossero stati soppressi – non definitivamente, come diventerà chiaro solo più tardi – nel 1773), ma non contro la Chiesa cattolica o il cristianesimo in generale. Tuttavia, chi arrivava a fare parte della sua cerchia interna si trovava esposto a insegnamenti dal tono decisamente anticlericale e anti-cattolico, e alcuni documenti propagandavano apertamente la lotta contro la religione e l’ateismo. Anche nell’Ordine degli Illuminati di Engel c’erano aspetti anticlericali, benché non si trattasse di un tema cui era dedicata particolare attenzione. Di qui a sostenere che gli Ordini degli Illuminati storicamente esistiti si proponessero di “distruggere il Vaticano” c’è un salto logico, e la pretesa sarebbe stata obiettivamente ridicola considerando le forze reali che gli Illuminati – anche quelli di Baviera – potevano davvero mettere in campo.



Gli Illuminati sono, o almeno sono stati, una società segreta molto potente?

Certo non lo sono oggi. Il massimo che può sperare il gruppo di Stein, ridotto a una dozzina di membri, è sopravvivere. Né l’Ordine degli Illuminati di Engel ha mai avuto un particolare potere. Ha avuto, questa sì, una certa influenza culturale, e due romanzieri di qualche fama, Gustav Meyrink (1868-1932) e Franz Spunda (1890-1963), ne hanno fatto parte. Si tratta però di un’influenza in gran parte limitata alla subcultura esoterica. Le cose stanno diversamente per gli Illuminati di Baviera, un’organizzazione molto più rilevante che merita più di una nota a pié di pagina nella storia tedesca. Gli Illuminati di Weishaupt riescono a reclutare perfino tre teste coronate, il duca Carlo Augusto di Sassonia-Weimar (1757-1828), il duca Ernesto II di Sassonia-Gotha (1745-1804), e il duca Carlo Guglielmo Ferdinando di Brunswick (1735-1806). Ed è Carlo Augusto di Sassonia-Weimar a persuadere ad affiliarsi agli Illuminati, nel 1783, le loro due reclute più famose: Johann Wolfgang Goethe (1749-1832) e Johann Gottfried von Herder (1744-1803), i due più importanti intellettuali tedeschi dell’epoca, che peraltro si fanno iniziare per compiacere il duca ma non diventano mai veramente attivi nell’Ordine. È anche certo che Weishaupt e i suoi più stretti collaboratori, senza che le teste coronate e i grandi letterati lo sappiano, utilizzano gli Illuminati per un complotto politico rivoluzionario molto reale, che avrebbe potuto avere successo. Detto questo, è anche importante ribadire che l’influenza degli Illuminati – modestissima fuori della Germania – non va esagerata, e che nel 1790 le loro attività cessano definitivamente. Coloro che vogliono convincerci che un grande complotto degli Illuminati spiega tutta la storia mondiale dal XVIII secolo – se non dal Rinascimento – fino a oggi hanno l’onere di una prova che non hanno mai neppure cominciato a fornire.





http://www.cesnur.org/2005/mi_illuminati_it.htm